Gianni Cella nasce a Pavia il 4 Marzo 1953, studia presso il Liceo Artistico di Brera, dove proseguirà i propri studi in Accademia per diplomarsi in pittura con il professor Manfredi.
Si dedica da subito alla pittura, alla scultura e al disegno. Si rivolge successivamente alla vetroresina, in quanto materiale storicamente poco impiegato ma dalle caratteristiche plastiche interessanti: facilmente modellabile come la creta ma in grado di raggiungere un risultato omogeneo, nascondendo l’impronta del modellatore. Inoltre, continua a utilizzare la tecnica del disegno e della pittura a olio su tela. L’ispirazione per le sue opere viene dalla parola, spesso il titolo racchiude il senso e la chiave di lettura. Con le sue opere l’artista vuole far riflettere, trasmettendo messaggi a metà strada tra il tragico e il grottesco ma con un linguaggio dall’aspetto giocoso, colorato e accattivante, specchio della società contemporanea dei consumi.
Espone per la prima volta nel 1982 assieme a Pallotta e Ragni, con cui fonda il collettivo Plumcake, ospitato nelle sale della galleria Il Diagramma di Luciano Inga-Pin. Si separerà nel gennaio 2000 per continuare da solo il proprio percorso artistico. La sua prima personale in solitaria si tiene nel 2002 presso la Galleria Maria Cilena a Milano, il cui catalogo viene curato da Maurizio Sciaccaluga.
Torna alla galleria milanese nel 2004 con “Produzioni Agrodolci”, subito dopo la bi-personale con Stefania Ricci alla Galleria Angelo Falzone di Mannheim, dove presenterà nuovamente nel 2006, assieme a Corrado Bonomi, “Warum Erwachen?” riproposta a Gattinara presso la galleria Arte ed Altro. La collaborazione con Falzone era stata inaugurata nel 2000 con una mostra collettiva in seguito al successo di “Toy Story” presso il museo di Tortolì “Su logu de s’iscultura” e nuovamente con la partecipazione ad “Art twente 3” all’Hengels Expo center. Nel 2008 espone a Milano, nel foyer del Teatro dell’arte con “Pittura criminale” e nel 2009 inaugura il ciclo dedicato a Vincent Van Gogh con “Creare 10, 100, 1000 Van Gogh” alla Pinacoteca Belossi di Varallo Pombia, a cura di Luigi Cerutti.